giovedì 16 dicembre 2010

Mi viene in mente..........

Ho la barba lunga, dovrò prima o poi farmela, anche perché comincia a darmi fastidio.
Soprattutto quando mi metto e tolgo il casco, mi gratta contro l’interno dello stesso.
Ok, mi metto di piglio buono e comincio la lunga operazione.
Apro il rubinetto per l’acqua calda, e nel frattempo agito la bomboletta come se dovessi prepararmi un aperitivo.
Mi ricordo ai bei tempi quando avevo il sapone, il pennello ed il rasoio, con la lametta che spezzavi e metà, la inserivi e ti durava una settimana!
La frizione che facevi sul viso con il pennello ti ammorbidiva la pelle, e nonostante avessi solo una lama, era difficile che ti tagliassi.
Oggi, con quattro lame più quella di scorta, quando finisco di farmi la barba sembro un pupazzo pronto per un film di Dario Argento!
Mi vengono in mente le pubblicità dove in due secondi si sbarbano, e con una passata sola......

Finita l’operazione ho consumato decine di litri di acqua, metri cubi di gas, mezza bomboletta di schiuma da barba con ringraziamento del buco nell’ozono, butto via un etto di plastica di lametta che per farla sono stati consumati venti litri di petrolio, una lametta che nonostante sia d’acciaio, essendo fatta in Cina, se non la usi subito fa la ruggine.
Mi vengono in mente le pubblicità dell’enel dove promettono risparmi da capogiro ed un mondo più pulito....

Mentre la caffettiera borbotta per avvisarmi che il caffè è pronto mi vesto.
Il gatto, sdraiato con noncuranza sui miei vestiti, mi guarda con occhio cattivo, già sapendo che verrà “sfrattato”.
Faccio scappare il gatto che mi rimprovera con un verso gutturale, si stira annoiato, si avvia verso la ciotola e fa colazione.
Agito la maglia per far cadere gli inevitabili peli di felino, unico vantaggio l’indumento è bello caldo!
Mi vengono in mente le pubblicità del mulino bianco, dove si alzano già vestiti, stirati, lavati....

Dopo aver preso il caffè esco di casa, è ancora buio, ma ad est si intravvede un poco di luce, il sole sta per sorgere.
Guardo il mare ed all’orizzonte si intravvede la Corsica, che mano a mano che la luce aumenta sembra si avvicini, per poi sparire dalla vista appena il sole si alza di qualche grado.
Gli strani giochi della natura.
La Corsica sparisce, ma si presenta al suo posto il lavoro.
Mi vengono in mente le pubblicità delle crociere per tutti....

Fa un freddo cane (strano modo di dire, visto che il mio cane è al caldo in casa sulla coperta vicino al termosifone!) c’è tutto ghiacciato, non posso fare niente finche non si asciuga un poco l’erba del prato che devo tagliare, allora raccolgo le carrube che il vento notturno ha fatto cadere.
Mi ricordo che anni fa le carrube le portavo con l’apetta50 al vicino ippodromo, e le scambiavo con un poco di letame per l’orto.
Ora non le vogliono più, chissà cosa danno ai cavalli, adesso.
Mi vengono in mente le pubblicità del cibo per gatti, belli, paffuti....

Il freddo non accenna a diminuire, e penso a coloro che abitano in montagna, od in “padania”, dove le temperature sono ancora peggio, ma questo non mi scalda.
Pazienza, continuo a lavorare battendo i denti, ed il movimento mi scalda un poco, ma poco poco.
Mi vengono in mente le pubblicità dove tutti vanno a lavorare felici, caldi....

Poco prima di mezzogiorno vado a comperarmi il pane, già incazzato per la mattinata della minchia!
Entro nel solito negozio, faccio le mie solite code, sia al banco dove il panettiere sembra sia appena tornato da un funerale, che alla cassa dove il cassiere sembra stia per andarci ad un funerale, pago e torno verso l’apetta50.
Mi vengono in mente le pubblicità dei negozi con i cassieri sorridenti....

Qualche pirla ha parcheggiato in doppia fila (una BMW serie 5 da 100.000 euro), mi ha chiuso, però ha le quattro frecce inserite, come se questo lo autorizzasse a sequestrare il prossimo.
Mi vengono in mente le pubblicità delle auto, che trovano sempre parcheggio, anzi, parcheggiano da sole....

Mi irrito leggermente....
Attendo quasi venti minuti....
Arriva, impellicciata da capo a piedi e truccata come un clown una signora sui quarant'anni.
Mi “intravvede” appoggiato al cassone del mio mezzo, non mi degna di uno sguardo, apre la portiera, mette in moto e fa per partire.

Un momento.... come sarebbe a dire che fa per partire....

Allora mi piazzo davanti alla portiera, busso al vetro, e gli indico di abbassarlo.
Mi guarda come se fossi un pazzo, comincia ad agitare la mano come a dirmi “che cazzo vuoi”, fa strani versi con le labbra alla Parietti.
Mi vengono in mente, non so perchè, le pubblicità dei profumi femminili....

Gli chiedo di abbassare il finestrino per la seconda volta!
Lo abbassa e mi dice con tono di sfida:
“che cosa vuoi?”
Rispondo:
“come sarebbe a dire che cosa vuoi, ci conosciamo, forse?, mi dia del lei, prego!”
Risponde:
“và bene, allora! Che cosa vuole?, e faccia in fretta che devo scappare perché non ho tempo da perdere!”

Beh, dopo una risposta del genere ringrazio il Creatore che sia una donna, altrimenti, se fosse un uomo…….
Gli dico, passando la lei al tu:
“senti, brutta testa di cazzo , io sono venti minuti che aspetto perché tu mi hai chiuso con sto cesso di macchina, ed ora mi dici che tu hai fretta? Ma chi cazzo ti credi di essere?, ringrazia che sei una specie di femmina altrimenti ti avrei già riempito di sberle!”

Mi sento battere sulla spalla, mi giro, e mi ritrovo una vigilessa che mi dice:
“Cosa succede?, non vedete che intralciate il traffico?”

La mia risposta mi viene di getto, e me ne pento immediatamente dopo:
“COSA SUCCEDE? Sta brutta troia mi ha chiuso per venti minuti e poi mi viene a dire di non rompergli il cazzo perché “LEI” ha fretta!”
Francamente pensavo che mi ammanettasse immediatamente....

Invece……
Si rivolge all’impellicciata e gli dice di spostarsi un poco avanti per darmi la possibilità di andarmene.
Me ne vado!
Vado al solito bar per l’aperitivo, parlotto con gli amici, pago e torno a casa.
Mi viene in mente la pubblicità del cynar bevuto in mezzo alla strada da calindri....

Mentre faccio la strada, vedo che l’impellicciata è fuori dalla sua auto con i documenti in mano e lo sguardo perso sul traffico mentre la vigilessa con uno strano ghigno scrive sul bollettino delle multe.......
Aveva fretta, ma ha perso un casino di tempo, la pirla!
Avevo freddo, ma ora mi è passato.
Torno a casa ridendo che mi fanno male le mascelle.
Chissà cosa avranno pensato quelli che mi vedevano ridere da solo.
Mi viene in mente la pubblicità in bianco e nero del garzone del pane in bicicletta che girava per la città cantando....

Non tutti i vigili son cattivi,
non tutti gli agenti son stronzi….
Mi vengono in mente i filmati degli scontri alle manifestazioni di qualche giorno fa a Roma....

Mah!

Mi vengono in mente molte cose......
Sarà meglio non guardare più la pubblicità!